Visualizzazione post con etichetta COSE DI CASA. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta COSE DI CASA. Mostra tutti i post

BORSA ZIG ZAG ALL’UNCINETTO (con schema)

BORSA ZIG ZAG ESEGUITA ALL’UNCINETTO, FODERATA INTERNAMENTE E FISSATA SU RETE. A VOI ANCHE LO SCHEMA PER ESEGUIRLA INIZIANDO CON CATENELLE MULTIPLE DI 25+1 







COME PULIRE IL RAME CON IL LIMONE ED IL SALE (clicca e condividi)


Gli oggetti in rame, bellissimi e delicatissimi, sono motivo di decorazione in molte case ma purtroppo, con il tempo, rischiano di rovinarsi mostrando una particolare patina di colore verde.
Per pulirlo esistono in commercio dei prodotti specifici oppure se si vuole optare per un prodotto naturale e fatto in casa bastano due semplici ingredienti: il limone e il sale grosso. Per realizzare il prodotto in questione, è necessario mettere in un piccolo recipiente un po’ di sale grosso da cucina, e poi spremere su di esso il succo di un paio di limoni.
Dopo aver fatto ciò, basta prendere un panno per pulire, prelevare una parte del “preparato”, e strofinare la superficie in rame. Al termine bisogna risciacquare il tutto, e l’oggetto in rame tornerà ad essere splendente come nuovo.

COME LAVARE E CONSERVARE LA MOKA, LA MACCHINETTA DEL CAFFE’ (clicca e condividi)

Presente in tutte le case la caffettiera non va mai lavata con il detersivo dei piatti perchè potrebbe rovinarla ed alterare il gusto del caffè.  Va invece smontata ed ognuno dei suoi componenti immersi in un pentolino pieno di acqua e aceto.
  Ponete il pentolino su un fornello e portate ad ebollizione il liquido (nel quale sono immersi i componenti) presente in esso. In tal modo, oltre a un’ottima pulitura della moka, la caffettiera avrà una conservazione migliore e duratura.

COME MANTENERE SEMPRE BELLE LE BORSE A SECONDA DEL LORO MATERIALE DI COMPOSIZIONE (clicca e condividi)


Prima di riporre una borsa nell’armadio per il cambio stagione, pulisci la tela interna, cercando di estrarla il più possibile e detergila con un panno pulito bagnato d’acqua e strizzato bene.
COCCODRILLO E RASO NERO – passa la superficie della borsa di coccodrillo con pasta di cera da strofinare con un panno morbido e pulito. Per pulire il raso tampona con alcool tiepido scaldato a bagnomaria.
BORSA IN MAGLIA – per pulire questo tipo di borsa prima spruzza su un panno dell’aceto bianco e passalo su tutta la superficie, successivamente strofina la borsa con un altro panno imbevuto questa volta con ammoniaca infine elimina il tutto aiutandoti con un panno bagnato d’acqua e asciuga la borsa all’aria.
BORSA DI PAGLIA – la borsa va delicatamente spazzolata a secco e soltanto se ci sono delle macchie si può provare a spazzolare la zona con acqua e sale e qualche goccia di limone. Per non far ingiallire la paglia fai asciugare la borsa all’ombra.
PLASTICA LUCIDA – in questo caso la borsa va pulita con un batuffolo imbevuto di latte detergente e lucidata con un panno morbido.
Prima di riporre una borsa nell’armadio per il cambio stagione, pulisci la tela interna, cercando di estrarla il più possibile e detergila con un panno pulito bagnato d’acqua e strizzato bene. Una volta che la tela sarà asciutta imbottisci la borsa con della carta pulita tipo velina, è sconsigliata la carta di giornale in quanto potrebbe rilasciare inchiostro. Lascia all’interno della borsa un batuffolo di cotone profumato o un sacchetto di lavanda.
Sistema le tue borse in una grande scatola di cartone da lasciare sopra l’armadio così saranno al riparo dalla polvere. In vendita esistono anche delle sacche ‘porta-borse’ simili a quelle usate per le scarpe da appendere internamente all’armadio oppure si possono utilizzare dei semplici ‘attacca-panni’.
fonte yahoo

VETRI…ADDIO AGLI ALONI: ECCO COME (clicca e condividi)



Eccoti alcuni consigli per dire addio agli aloni:
- Evita di lavare i vetri delle finestre nei momenti in cui il sole vi batte direttamente perché il vetro caldo si asciuga troppo velocemente lasciando aloni vistosi.
- Scegli il panno con molta cura, quelli specifici per vetri hanno un alto potere assorbente e non lasciano pilucchi, anche i panni in microfibra sono adatti. Evita la carta di giornale, poiché gli inchiostri dei quotidiani possono lasciare macchie e aloni.
- Asciuga passando il tergivetro con un gesto continuo. Il tergivetro è particolarmente utile, soprattutto nel caso di vetri di grandi dimensioni poiché facilita e velocizza l’asciugatura della lastra. In commercio esistono molti prodotti specifici per la pulizia dei vetri, sono senza dubbio la soluzione più indicata.
- Esistono anche dei metodi ‘fai da te’ (ad esempio un quarto di acqua, mezzo bicchiere di aceto, mezzo bicchiere di alcool e tre gocce di liquido per stoviglie), una soluzione stile ‘Mac Gyver’ da usare nei casi di emergenza.
- Prima di pulire i vetri con il prodotto specifico spolverali con uno straccio e poi passali con un panno morbido bagnato e strizzato, partendo dai lati verso il centro.
- Il prodotto per la pulizia dei vetri va spruzzato moderatamente sulla superficie da pulire, quindi asciuga strofinando con un panno asciutto o meglio di carta di giornale.
- Dopo averli puliti, ripassa immediatamente i vetri delle finestre con un panno di camoscio. In mancanza del tergivetro o per vetri di piccole dimensioni usa un panno di cotone.
- Spolvera i vetri ogni tre o quattro giorni con un panno “usa e getta” o un panno in cotone per fare in modo che rimangano puliti più a lungo.
- Per pulire i vetri smerigliati, usa una spazzola dura, bagnata in acqua e aceto molto caldi. Poi asciugate con uno strofinaccio morbido.
fonte yahoo

FAI BRILLARE I TUOI GIOIELLI: ECCO COME (clicca e condividi)


Se una catenina d’oro o un braccialetto d’argento si sono anneriti con il tempo è inutile cercare soluzioni complicate. Basta metterli in ammollo in una scodella piena d’acqua tiepida in cui è stato aggiunto un po’ di sale, torneranno come nuovi.
Anche l’oro si annerisca, esistono dei metodi ‘della nonna’ per farlo tornare a brillare:
1) Immergi anelli, collane, braccialetti, orecchini e monete d’oro in acqua tiepida saponata e lasciali per circa dieci minuti. Sciacqua e asciuga perfettamente con un panno morbido.
2) Nel caso di gioielli molto offuscati immergili in alcool puro per un paio di ore, risciacqua accuratamente e asciuga con un panno morbido. Una volta asciugati i monili, lucidali con un panno morbido.
Diamanti e pietre preziose
Immergi i gioielli in acqua saponata, risciacquali e asciugali con  un panno morbido e lucidali con un panno inumidito con poche gocce di alcool.

ETICHETTE SUI CAPI DI ABBIGLIAMENTO: SIMBOLI E LORO SIGNIFICATO (clicca e condividi)


L’etichetta è fondamentale per darci indicazioni precise sul lavaggio di capi e accessori realizzati in tessuto.
É una piccola carta di indentità, che in alcuni casi diventa indispensabile per lavare, asciugare e stirare nel modo più adeguato i nostri capi di abbigliamento:
Su di essa sono riportati i simboli universali stabiliti in base a una convenzione, che compongono un codice mondiale di manutenzione dei tessuti.
Seguendo fedelmente le indicazioni che derivano dalla lettura dell’etichetta le nostre cose non rischieranno di rovinarsi nè di deteriorarsi in breve tempo.
Qui di seguito vi proponiamo i vari simboli suddivisi per famiglie, ciascuno corredato di legenda.

etichetta-lavaggio


MAI BUTTARE LE BUSTINE DEL THE USATE: ECCO COME RICICLARLE (clicca e condividi)


Se siete delle amanti del the, allora ricordate di non gettare mai via le bustine usate, perché sono utilissime. Bevanda molto amata nei Paesi anglosassoni e in Oriente (regione del mondo di cui è originaria questa aromatica piantina di cui usiamo le foglie), il the sta facendosi apprezzare sempre più anche dagli italiani, patiti del caffè e del cappuccino. Siamo soprattutto noi donne ad aver cominciato a preferire questo ottimo infuso, gradevole sia caldo che freddo (specialmente in estate), dai moderati effetti eccitanti e con ottime virtù sia salutari che dietetiche.
I puristi del prodotto dicono che andrebbe sempre bevuto a partire dalle foglie secche e triturate sfuse in barattolo, e non già conservato nei filtri che siamo soliti usare. Eppure, proprio le bustine del the possono offrirci prestazioni notevoli anche dopo aver espletato la loro principale mansione, che è quella di spigionare nell’acqua bollente tutte le preziose proprietà e il gusto inconfondibile della pianta. Vediamo perciò come riciclare le nostre bustine del the usate…

 
Bustine di the usate alleate di bellezza
L’uso cosmetico delle bustine usate del the è forse quello più conosciuto. Sono note, infatti, le proprietà astringenti dell’infuso. Possiamo usare i filtri anche vecchi (e quindi ormai secchi), per concederci una maschera di bellezza rilassante. Basterà far rinvenire i filtri in acqua calda da usare come base per una emulsione da stendere sul viso. Oppure, per sgonfiare occhi stanchi con borse, sarà sufficiente poggiarci sopra i nostri bei filtrini leggermente strizzati, e lasciarli agire per almeno un quarto d’ora. Per un effetto defatigante ancora più efficace, potete mettere le buste nel freezer per 20 minuti e poi posizionarle sulle palpebre chiuse. Infine, potete usarle (fredde) al posto del tonico e picchiettarle sul viso, avranno un bell’effetto astringente e anti-age.
 
Bustine di the usate, ottime per l’igiene della casa
Passiamo all‘igiene della casa. Le bustine del the usate sono eccellenti per eliminare le macchie dai tessuti, dalla gomma, inclusa quella delle suole delle scarpe (le vostre sneackers chiare, ad esempio). Se le bustine avanzate sono quelle di un bel the nero e forte, saranno ottime per lucidare mobili e superfici scuri o laccati di nero. Dopo avervi passato le bustine, dovrete asciugare per bene con un panno asciutto e morbido. Infine, anche i vetri e gli specchi appannati (magari con tante belle ditate) possono ritrovare la brillantezza grazie alle nostre bustine di the.
 
Bustine del the usate, utili in giardino e per Fido
In giardino le bustine usate di the sono un eccellente fertilizzante naturale. Ad esempio, visto che siamo in maggio, il mese delle rose, potreste interrarle proprio alla base delle vostre piante, e vedrete che boccioli meravigliosi in poco tempo. Infine, un pensiero per il migliore amico a 4 zampe. Se il vostro cane soffre di eruzioni cutanee, potrete dargli sollievo e affrettare la sua guarigione con degli impacchi a base di acqua fredda in cui siano state messe a mollo delle vecchie bustine di the.

DEODORANTI PER CORPO E AMBIENTE FAI DA TE (clicca e condividi)


I profumi non sono tutti uguali e alcuni possono provocare addirittura fastidio perché troppo intensi, ecco che allora vi è la possibilità di produrli da soli, in modo tale da ricavare ciò che davvero ci piace e ci fa stare bene, come ad esempio un buon deodorante fresco, naturale, delicato e perché no anche economico!   

Deodorante per il corpo
Fare un deodorante per il corpo è facilissimo, ecco di seguito cosa serve:
Ingredienti: acqua, bicarbonato, olio essenziale (a vostra scelta per ciò che riguarda la profumazione), flacone spray da 250 ml.
Mescolare un cucchiaino di bicarbonato e dell’acqua all’interno di un contenitore di vetro, lasciate riposare per mezz’ora. Poi filtrate il liquido con l’impiego di un semplice colino, versate il tutto in un flaconcino spray e conservare in frigorifero, aggiungendo a vostra scelta l’olio essenziale che più vi piace, come ad esempio limone, arancio dolce, mandarino, lavanda o vetiver.

Deodorante antiodori ber bagno e cucina
Il bagno e la cucina sono due luoghi in cui entrare e sentire un buon profumo è davvero gradevole, ecco allora come procedere.
Ingredienti: buccia di tre limoni o 10 foglie di menta, 20 gocce di olio essenziale di bergamotto o di eucalipto, 150 ml di alcol, 1/2 cucchiaino di bicarbonato, acqua, flacone spray da 1 litro.
Fate bollire le bucce o le foglie di menta in 500 ml d’acqua, dopo averle lasciate raffreddare andate ad aggiungere l’alcol, il bicarbonato e l’olio essenziale da voi scelto.
Agitate prima dell’uso e poi spruzzate!


Deodoranti per corpo e ambiente fai da te
 

Deodorante per ambiente a bastoncini
Oltre che essere profumate sono anche ormai parte dell’arredamento delle nostre case, quelle belle boccettine di vetro che si acquistano nei negozi per la casa o anche al supermercato, con i loro simpatici bastoncini di legno che fuoriescono e regalano fragranti aromi, ma è difficile farle noi? Assolutamente no!
Ingredienti: 100 ml di alcol, 20 gocce di olio essenziale di lavanda, 20 gocce di olio essenziale pino mugo o di altro olio a vostra scelta, bottiglietta in vetro da 100 ml, bastoncini di legno.
Prendete la bottiglietta precedentemente pulita e versate prima l’alcool e poi successivamente i due oli essenziali, chiudete e conservare in un luogo buio, fresco e asciutto. Attendete almeno una settimana prima di aprire e inserire i bastoncini al suo interno.

Deodorante per la casa/biancheria
La sensazione di aprire un cassetto con asciugamani e biancheria profumata non ha paragoni, ecco come ottenere un deodorante naturale e ottimo qualitativamente.
Ingredienti: buccia di due arance o di mandarini, 15 gocce di olio essenziale di lavanda, 100 ml di alcol per liquori, 1/2 cucchiaino di bicarbonato, acqua, flacone spray da un litro, palline di cedro.
Fate bollire le bucce in 500 ml d’acqua per cinque/dieci minuti, poi fate raffreddare e aggiungete l’alcol, il bicarbonato e l’olio essenziale. Agitate prima dell’uso e spruzzate sulle palline di cedro che lascerete come profumatori all’interno dei cassetti.
I profumi ci colpiscono e entrano a far parte di noi, sedimentandosi nella memoria olfattiva; ne è una prova il fatto che quando si cammina per strada, se si avverte un particolare profumo, questo può evocare in noi sensazioni positive, negative o contrastanti, ma di fatto ci emoziona in qualche modo.
Proprio per questo motivo siamo attratti da profumi ed essenze varie, al punto da desiderarle sia per la nostra pelle sia per la nostra casa o luogo di lavoro.

COME CREARE UN ANTI-TARME NATURALE PER L’ARMADIO (clicca e condividi)


 Molto spesso può capitare che gli indumenti riposti all’interno di un armadio vengano colpiti dalle tarme, le quali possono rovinare definitivamente i nostri capi preferiti. Per ovviare a ciò esistono numerosi prodotti in commercio, fra i quali svariati tipi di sacchetti, oppure le pastiglie a base di canfora.
Se l’odore prodotto da quest’ultima (o da altri prodotti) non è di nostro gradimento, oppure se vogliamo utilizzare una sostanza completamente naturale ed economica, possiamo optare per i chiodi di garofano. Queste spezie, conosciute per le loro numerose proprietà, utili soprattutto in cucina , possono essere anche un efficace rimedio contro le tarme.
Basta preparare dei piccoli sacchetti, riempirli con alcuni chiodi di garofano e poggiarli all’interno dell’armadio, vicino ai vestiti. I sacchetti in questione possono essere usati anche per eliminare il cattivo odore proveniente dall’interno di mobili poco utilizzati.

COME TOGLIERE LA GOMMA DA MASTICARE DA TESSUTI E PANTALONI (clicca e condividi)


È uno degli inconvenienti più fastidiosi e, purtroppo, più comuni, che avviene quando ci si siede sulle panchine dei luoghi pubblici e, soprattutto, sui gradini. Si tratta del “famoso” chewing gum attaccato ai pantaloni, ai jeans o, più in generale, sui vestiti.
In molti casi, ogni tentativo per cercare di rimuovere il fastidioso oggetto incollato sulla loro superficie risulta infatti vano, oppure la sua rimozione è solamente parziale. In commercio esistono diversi prodotti al riguardo, ma la maggior parte di essi risulta inefficace. In altre occasioni, il chewing gum viene eliminato, lasciando però un alone sul tessuto. Un rimedio economico ed efficace per rimuoverlo è quello di utilizzare il ghiaccio. Basta poggiare sulla gomma da masticare alcuni cubetti di ghiaccio e premere per alcuni minuti.
In tal modo il chewing gum, diventato duro, sarà facilmente eliminabile dal tessuto, senza lasciare alcuna macchia, e soprattutto senza scolorire la parte interessata.

DIRE ADDIO AL FERRO DA STIRO (clicca e leggi)


Quanto tempo ed energia si può risparmiare vivendo senza il ferro da stiro costantemente tra le mani? La rivoluzione passa per un drastico rinnovo di abitudini e nel recupero di un nuovo equilibrio domestico, da cui ne uscirai sicuramene più alleggerita e con più tempo libero da dedicare alle tue attività preferite! Il segreto della rivoluzione inizia dalla lavatrice ed in particolare dalla scelta dei programmi e del carico giusto, ma soprattutto dal fatto di estrarre subito il bucato dalla lavatrice non appena è terminato il lavaggio. Se la biancheria rimane a lungo piegata e arrotolata nel cestello della lavatrice, sarà poi quasi impossibile da rimettere in ordine senza l’uso del ferro da stiro. Il procedimento della stenditura è la fase più importante, quella per la quale bisogna spendere più tempo, avendo cura di non formare strane pieghe e grinze, soprattutto se usi le mollette. Consigliabile, per un risultato impeccabile, l’utilizzo di grucce e appendiabiti: maglioni e t-shirt, così stesi, otterranno una volta asciutti una forma regolare e ordinata. Utilizza il potere stirante delle mani e, prima di appendere i capi allo stendino, ripercorri con il tocco tutte le pieghe delle camice, dando loro la forma che più conviene. Un’altra regola importante è quella di non stendere i capi a cavallo del filo, per non lasciare pieghe o impronte antiestetiche. La tecnica, in questo caso, prevede di accostare le magliette al filo lasciandole penzolare per tutta la loro lunghezza e sempre con il collo rivolto verso il basso. La stessa cosa per i pantaloni con la piega o le camicette in cotone, che è meglio stendere al rovescio. Riporre la biancheria nei cassetti può rivelarsi particolarmente utile e ‘salvatempo’, se il gesto viene svolto con cura. Il peso dei vestiti, infatti, regala un ottimo effetto ‘stirante’ e, per le più precise, a patto di piegare il bucato con precisione millimetrica, si può pensare di utilizzare il materasso come “pialla” e, quindi, come ferro da stiro alternativo. L’inverno, generalmente, agevola la tecnica, permettendo di prestare attenzione certosina solo alla corretta piega di polsini e colletto. In primavera ed estate, invece, opta per tessuti facilmente stirabili o naturalmente spiegazzati, liberi di essere portati in tutta naturalezza. Infine, un consiglio valido per sistemare i piccoli disastri dell’ultimo minuto: appendi il capo da indossare in bagno, vicino al lavandino, e apri il rubinetto dell’acqua calda, chiudendo la porta. La nuvola di vapore che si formerà ti consentirà di modellare i tuoi abiti e di correggerne le pieghe antiestetiche direttamente con le mani

FAI DA TE: 5 STEP PER REALIZZARE ORECCHINI IN PIZZO (clicca e condividi)


 Pizzo e macramè sono stati i protagonisti delle passerelle dell’ultima stagione diventando uno dei must have del momento. Perchè allora non provare a cimentarsi nella realizzazione home made di un accessorio semplice da indossare e sopratutto facile da realizzare?
 

Gli orecchini in pizzo, grandi e coloratissimi da intonare ai propri abiti e al colore della propria carnagione, sono quanto di più facile si possa creare utilizzando materiali economici e facilmente reperibili: ecco allora cosa occorre e come fare per avere un look estivo cheap ma estremamente chic.
 
Materials & Tools: - macramè dai disegni ritagliabili
- forbicina di precisione
- acqua
- colla liquida
- colore acrilico
- pennello
- monachelle per orecchini
- ago a punta grossa
- pinzetta
- colla rapida
- perle o componenti swarovski per decorare
 
Step 1: Ritagliare il macramè . E’ necessario acquistare in merceria del tessuto macramè con disegni abbastanza grandi da poter essere ritagliati facilmente con una forbicina di precisione. Ritagliare quindi il tessuto della forma desiderata (a proprio piacimento si può decidere di realizzare due orecchini perfettamente identici oppure crearne due simili ma di forma differente in modo che appaiano asimmetrici.)
 
Step 2: Indurire il macramè. Per indurire il tessuto è necessario prendere il macramè ritagliato ed immergelo in una bacinella d’acqua contenente 3 cucchiai di colla liquida e lasciarlo a mollo nella soluzione per circa due ore. Trascorso il tempo necessario per l’indurimento lasciarlo asciugare al sole.
 
Step 3: Summer colour. Presso qualsiasi colorificio è possibile acquistare il colore acrilico che più si addice al look estivo che si vuole creare. Pitturare il macramè con il colore utilizzando uno o più pennelli di diversa dimensione, colorare prima una parte e solo dopo che questa si è completamente asciugata ( 30 minuti circa ) girare il macramè per dipingerne il retro. Se invece ci si accontenta del bianco o si ha acquistato del macramè già colorato lasciarlo così com’è e andare direttamente allo step 4.
 
Step 4: La monachella. Una volta che il pizzo è asciutto bisogna applicarvi la monachella. Se il disegno del macramè presenta già una piccola apertura nella parte alta e centrale utilizzare quella come punto di adesione per la monachella, altrimenti creare un piccolo foro con un ago a punta grossa affinchè sia possibile farvi entrare il gancetto della monachella. La monachella (che può essere di vari materiali, anallergico, argento, semplice o montata con elementi swarovzski ) è sempre molto facile da aprire facendo pressione sull’anellino con una pinzetta. Con l’aiuto di questa aprire l’anellino e far entrare il gancetto nel foro del tessuto, poi richiudere stringendo con la pinzetta.
 
Step 5: Spazio alla fantasia. E’ arrivato il momento di decorare gli orecchini utilizzando tutto ciò che più si addice al vostro stile. Si possono utilizzare brillantini e swarovski a base piatta da attaccare sulla superficie del pizzo con una colla rapida, oppure delle perle che possono essere cucite facendo molta attenzione. Se il macramè ha una forma allungata è possibile attaccarvi un pendente applicando ad un foro presente nella parte inferiore del pizzo (se non c’è si può creare con un ago a punta grossa ) un anellino. Questo deve essere aperto e richiuso facendo pressione con la pinzetta e avrà la funzione di sostenere il pendente, una perla, una goccia di vetro, un minerale leggero che più si addice allo stile che si vuole creare.



COME PULIRE OGGETTI E GIOIELLI IN ORO (clicca e leggi)


Molte persone possiedono a casa, nel loro portagioie, oggetti e gioielli in oro. Alcuni di essi, però, a causa dell’inutilizzo, o con il semplice passare del tempo, tendono a perdere la brillantezza iniziale, oppure a opacizzarsi e annerirsi.
In tal caso, ci si può rivolgere al proprio gioielliere di fiducia, oppure acquistare uno dei prodotti specifici comunemente in commercio. Se si vuole optare invece per una soluzione più economica, naturale e, allo stesso tempo, altrettanto efficace, essa può essere costituita da un frutto: il melone. Per pulire gli oggetti in oro basta utilizzare il succo dei meloni unito ai loro stessi semi, vale a dire tutta la parte che (esclusa la buccia), si tende a “scartare” prima di servirli in tavola.
Per far ciò, basta immergere gioielli e oggetti in oro in mezzo a succo e semi, e lasciare a riposo il tutto per qualche minuto. Al termine, gli oggetti vanno semplicemente risciacquati con acqua e asciugati con un panno asciutto: in tal modo ritorneranno a splendere come nuovi.

COME PULIRE SCARPE E BORSE IN PELLE CHIARA (clicca e leggi)


Le borse e le scarpe in pelle di colore chiaro sono tra le più presenti soprattutto negli armadi delle donne. Esse però, hanno un piccolo ma fastidioso inconveniente dovuto alla loro colorazione: spesso infatti, anche dopo un solo utilizzo, scarpe e borse (in particolare quelle bianche), tendono a sporcarsi.
Per rimuovere le macchie da tali superfici in pelle, sono disponibili in commercio numerosi prodotti. Trattandosi di pelle, però, è necessario utilizzare un prodotto delicato e non aggressivo. Una soluzione alternativa in tal senso è costituita dal latte detergente (quello comunemente usato sul viso per rimuovere il trucco).
Basta versare una piccola quantità di tale prodotto su un panno asciutto, e poi passare quest’ultimo sulla superficie in pelle della borsa (o delle scarpe). Il latte detergente è quindi un rimedio efficace per eliminare lo sporco, la polvere e le macchie dagli oggetti in pelle chiara.

COME CONSERVARE LO SMALTO PER LE UNGHIE (clicca e leggi)


Quasi ogni donna possiede un vero e proprio “arsenale” composto da numerosissimi smalti per unghie. Il problema che può sorgere, in questi casi, è il mancato utilizzo, anche per molto tempo, di diverse confezioni di smalto.
Ciò provoca un indurimento del contenuto, ossia dello smalto, e la conseguenza più comune è l’impossibilità di utilizzarlo una volta riaperto il flacone. Tale alterazione del prodotto è causata soprattutto dal calore. A tal proposito, sono disponibili in commercio diversi diluenti, così come numerosi sono i consigli “fai da te” per cercare di donare nuova fluidità agli smalti.
Tra questi esiste però un piccolo accorgimento economico ed efficace per evitare tale inconveniente, soprattutto durante le stagioni più calde. Basta riporre gli smalti all’interno del frigorifero della cucina, in modo da impedire al caldo di renderli inutilizzabili.

SEI INSOSPETTABILI ALLEATI IN CASA (clicca e leggi)


A volte anche gli oggetti più impensabili, ma di uso comunissimo, si rivelano alleati irrinunciabili delle pulizie domestiche di tutti i giorni.

Spazzolino e cotton fioc
Chi non possiede in casa almeno un vecchio spazzolino usato o una confezione di cotton fioc? Entrambi questi strumenti si rivelano utilissimi nell’affrontare la pulizia degli spazi più angusti, come le fughe delle piatrelle o le suole delle scarpe, in particolar modo quelle da calcio dei tuoi bambini, ma anche tastiera di computer e apparecchi telefonici. Basterà imbibire la punta del cotton fioc di alcool denaturato e passare sulla superfice.


La limetta per le unghie
Anche la classica limetta per le unghie può rivelarsi un valido alleato nella routine domestica. La sua caratteristica ruvidità è ideale per smacchiare le superfici in pelle o scamosciate, sia che si tratti di vestiti o del rivestimento del divano. Con le accortezze del caso e senza aggredire troppo il materiale, una leggera passata della limetta sulla pelle, seguita da una relativa dolce detersione con un prodotto cremoso, si rivela miracolosa per il ritocco delle macchie non eccessivamente grandi.


Giornali e riviste
Raccogli i vecchi quotidiani e, prima di buttarli via, reinventa il loro utilizzo nella pulizia delle superfici. Sono perfetti se li strofini su vetri e specchi, ma anche se li impieghi sugli stessi vetri della macchina dove, come per magia, spariranno antiestetiche impronte e aloni. La carta di giornale può essere impiegata anche per catturare l’umidità, che si impossessa delle scarpe nei giorni piovosi. Riempi la calzatura di carta, modellando la forma del piede e lascia in posa tutta la notte. Al mattino troverai la calzatura completamente asciutta e pronta per essere utilizzata.


Vecchi collant e gambaletti
Conserva tutto senza buttare! Per ogni collant rotto, infatti, c’è un po’ di polvere che se ne va. I vecchi collant bucati, che altrimenti avresti gettato nella spazzatura, sono utilissimi per rimuovere la polvere che si accumula, ad esempio, sulle candele profumate. Strofina con energia la calza sulla superficie della candela e noterai con quanta facilità scomparirà la polvere.

COME PULIRE IL BAGNO CON RIMEDI NATURALI (clicca e leggi)


In bagno la guerra allo sporco è quotidiana: tra doccia, lavandini e sanitari non è semplice avere tutto sempre in ordine e perfettamente pulito ed igienizzato. Se vuoi trasformare il tuo bagno in un’oasi di piacere e pulizia segui i nostri consigli e scoprirai che con un po’ di organizzazione e qualche piccolo trucco non è poi così difficile e faticoso.
Prima di tutto ricorda che il lavabo andrebbe pulito tutti i giorni per evitare che residui di schiuma, calcare e germi si possano depositare e rendere più difficile la pulizia successiva.
Se è macchiato, puliscilo con un miscuglio di scorza grattugiata e succo di limone. Lascia un paio d’ore e poi fai scorrere l’acqua a lungo. Le macchie spariranno.
Per le incrostazioni di calcare sui rubinetti, ricorri a questo astuto espediente: avvolgi il rubinetto con un panno precedentemente imbevuto di aceto e limone, lascia agire una notte. Al mattino basterà semplicemente far scorre l’acqua e il rubinetto sembrerà come nuovo.
Ricorda che anche i bicchieri porta spazzolini vanno lavati periodicamente in quanto sono un ricettacolo di microbi. Per assicurarsi una igiene perfetta, una volta la settimana basterà metterli nella lavastoviglie .
La pulizia della vasca da bagno è sicuramente molto faticosa: stare curve a grattare e pulire non è piacevole! Ecco allora qualche piccolo trucco salva-fatica.
Per prevenire i segni dell’acqua nella vasca da bagno, fai un piccolo sacchetto di garza e riempilo con farina d’avena. Lascialo immerso nell’acqua del bagno: la farina d’avena farà in modo che il grasso non rimanga attaccato alle pareti della vasca.
Se invece non sai come pulire la tenda della doccia, sappi che il più delle volte è possibile lavarle in lavatrice utilizzando un ciclo delicato a freddo. Il nostro consiglio è di lavarle assieme a degli asciugamani di spugna perché in questo modo si sgualciranno di meno.
Se invece la tua tenda deve essere lavata a mano, per farla durare più lungo, puoi usare questo piccolo accorgimento: acquista una tenda di nylon, poco costosa e trasparente, e montala dietro la tenda della tua doccia. In questo modo la proteggerai dagli schizzi e si sporcherà molto meno.
Infine ricorda che anche il tappetino antiscivolo deve essere pulito periodicamente. Se hai notato delle tracce di muffa, verranno via facilmente se le gratterai con uno spazzolino per unghie ed un mix composto da una parte di candeggina e 4 parti di acqua bollente.

MACCHIE IMPOSSIBILI? ECCO COME ELIMINARLE (clicca e leggi)



aceto: ha un aspetto innocuo, ma in realtà nasconde molte insidie, anche per tessuti resistenti. Sul cotone, si consiglia di tamponare la macchia con acqua e ammoniaca e risciacquare con acqua fredda. Sui capi delicati si consiglia invece di usare acqua tiepida con un sapone per lavaggio a mano, di risciacquare poi a freddo e fare asciugare all’ombra.

biro: i tessuti in cotone e delicati macchiati dalla penna biro si trattano tamponando a rovescio con alcool puro e collocando sotto la macchia un tampone o una carta assorbente. Attenzione però a non strofinare.

bruciature: dal cotone si eliminano strofinando prima i tessuti sotto acqua fredda e quindi applicando detersivo per lavaggio a mano non diluito che si lascerà poi agire per cinque minuti prima di risciacquare. Dalla lana si eliminano con acqua ossigenata e ammnoniaca diluite. Dalla seta con acqua fredda acidulata con succo di limone e con sale da cucina.

cera di candela: sia dai delicati che dal cotone le macchie di cera si eliminano raschiando con coltello o cucchiaio, appoggiando una carta assorbente su entrambi i lati e quindi passando più volte il ferro da stiro caldo. Se rimangono residui, si possono eliminare con acqua ossigenata a 12 volumi.

USI ALTERNATIVI DEL CAFFE’ (clicca e leggi)


La prossima volta che state per buttare il caffè che galleggia tiepido nella tazza, ripensateci. Ci sono usi migliori che farlo scolare via nel lavandino.
Potete mescolarlo con della cioccolata calda, una tipica miscela da tardo pomeriggio che nei paesi anglosassoni chiamano mocha. Riscaldate il tutto al microonde, aggiungete panna montata e sembrerà di essere da Starbucks. Se invece volete virare sul freddo, potete aggiungere ghiaccio e latte freddo, ed ecco il vostro ‘java shake‘ pronto all’uso. Ovviamente, i resti del caffè possono anche essere messi in freezer, a congelare come cubetti. Così il prossimo caffè freddo che vi servirete avrà la caffeina anche nel ghiaccio.
In cucina anche la pasticceria se ne
nutre, per preparare e dare sapore a brownie, cupcake, gelati e
biscotti fatti in casa. Ma forse non sapete che il caffè può essere un
ottimo ingrediente anche per i piatti di carne da accompagnare a salse
e condimenti al caffè.

Nel freezer, usate una tazza piena di fondi di caffè: lasciarla lì è un ottimo metodo per togliere gli odori sgradevoli o forti di certi alimenti. La soluzione anti-odore vale anche per le scarpe meleodoranti.
Chi ha il pollice verde lo sa: alle piante piace il caffè. Aumenta i livelli di acidità nel suolo, ed è un ottimo nutrimento per farle crescere rigogliose. I fondi di caffè inoltre possono essere un valido fertilizzante per il vostro giardino, soprattutto se mescolato con gusci d’uovo. Se mescolate alle bucce d’arancia, invece, è anche in grado di allontanare i gatti dalle piante, ed evitare che le usino come lettiere improvvisate per i loro bisogni.
Anche alle formiche il caffè non piace, quindi tenere i fondi di caffè nell’armadio o in giro per casa funziona per tenerle alla larga.
I fondi vanno bene anche come trattamento di bellezza: pare che le modelle li usino per degli scrub sulla pelle ad alta efficacia, soprattutto per le gambe. Prima di usarli, però, ricordatevi di riscaldarli (leggermente) al microonde.
Come prodotto di bellezza, funziona anche per rendere più lucenti i capelli…e non solo quelli ‘umani’, pare infatti che funzioni anche per rendere più morbido e lucente il pelo dei vostri animali domestici.