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COME PROTEGGERE GLI OCCHI DAL SOLE (clicca e condividi)


Il sole fa bene perché stimola la produzione di vitamina D ma bisogna stare molto attenti e proteggersi dai raggi UVA e UVB. Per proteggersi dal sole sarebbe consigliabile indossare una camicia leggera per scendere in spiaggia, portarsi dietro un bel cappello e non rinunciare per nessun motivo ad un buon paio di occhiali da sole, inoltre dobbiamo usare una crema protettiva di ottima qualità ed evitare di stare in spiaggia nelle ore centrali della giornata, o al limite, stare sotto l’ombrellone.
L’incauta esposizione ai raggi del sole e il progressivo impoverirsi della ‘cappa’ filtrante di ozono sono molto pericolosi e mettono seriamente a rischio la nostra salute, sia la pelle che gli occhi. Tra le patologie più comuni che riguardano la pelle ci sono i melanomi ma anche gli occhi vanno protetti con molta cura. La pelle si abitua al sole e di anno in anno diventa meno sensibile, gli occhi al contrario lo diventano sempre di più. Tra le patologie più pericolose che interessano gli occhi ci sono la cheratocongiuntivite attinica, che consiste in una infiammazione che si manifesta con arrossamenti, senso di sabbia negli occhi e lacrimazione. Ma ci sono anche malattie più gravi come la cataratta (opacizzazione del cristallino). La degenerazione maculare distrugge la parte centrale della retina, il cancro dell’epitelio perioculare, lo pterigio e la fotocheratite invece colpiscono la parte anteriore dell’occhio.
Per proteggere gli occhi dal sole servono degli occhiali da sole di buona qualità, puntate sui prodotti specifici e non fatevi trasportare dalle marche, un paio di occhiali buoni sono quelli con delle lenti di qualità e non quelli con la montatura più trendy. Evitate i banchetti del mercato e ovviamente gli ambulanti. La qualità delle lenti si possono classificare in base ad una scala che va da 0 a 5. La 0 e la 1 hanno un filtro leggerissimo ed offrono un livello di protezione quasi irrisorio. Le classi 2 e 3 filtrano fino al 50% dei raggi solari, mentre la 4 e la 5 assorbono quasi il 100% dei raggi, questi ultimi sono quindi indispensabili per andare sulla neve, per le lunghe gite in barca, ma anche per stare al mare tutto il giorno. Anche il colore delle lenti è importante, le migliori sono quelle gialle e marroni, quelle azzurre tendono a non adempiere sempre ai loro compiti, invece quelle grigie e verdi non vanno bene per il sole.
Anche l’alimentazione è importante, non è necessario seguire indicazioni specifiche, vi basterà applicare le regolette che conosciamo fin troppo bene. Mangiate molta frutta e verdura e bevete almeno 2 litri di acqua al giorno

COSTUMI: 5 COSE CHE DOVETE SAPERE (clicca e condividi)

il primo timido caldo primaverile, ci suggestiona a tal punto da immaginare già di fare shopping per il look da spiaggia; a partire proprio dalla scelta del costume da bagno. E allora, anche gli stilisti che solitamente non progettano beachwear, iniziano ad inserirlo nelle loro collezioni primavera-estate come riferimento per la stagione.
A vita bassa, più o meno pudico, retrò, bikini, trikini; la storia del costume da bagno ci rivela molto dell’evoluzione del senso del pudore.Ecco 5 cose che dovete sapere.


1) Origini: Agosto 1812. La regina d’Olanda, Ortensia di Beauharnais, siede completamente vestita sulla spiaggia che si apre sul Mare del Nord, aspettando di immergersi per il primo bagno al mare. Il suo completo di lana, composto da tunica e pantaloni fino ai piedi, non lascia intravedere alcuna forma del corpo. Nel 1824, Carolina di Berry, moglie di Carlo Ferdinando di Borbone, indossa per la prima volta nella storia, un vestito creato per entrare in acqua. La mise, non era poi così diversa dalla nobile d’Olanda, infatti, l’abito era in panno pesante e ad esso si aggiungevano cappello, guanti, calze di lana e scarpe di vernice. I motivi erano due: nessun occhio indiscreto doveva anche solo immaginare le forme dai vestiti bagnati che diventavano trasparenti e la pelle, doveva proteggersi dal sole per garantire il colorito lunare che distingueva i nobili dalla plebe. Solo intorno al 1890, per la necessità di muoversi con disinvoltura tra sabbia e mare, le donne accorciarono gonne e pantaloni al ginocchio, togliendo sottovesti e corsetti, con l’aggiunta del colletto alla marinara. Nel 1904, Paul Poiret, celebre sarto parigino, decreta la fine di busti e corsetti, apportando una vera e propria rivoluzione: accorciare, diminuire, scoprire. Nel 1920 Coco Chanel palesa la sua approvazione per l’abbronzatura, scoprendo le braccia alla sua donna e vestendola con il pantaloncino corto sopra al ginocchio e una scollatura decisa. Nello stesso anno, in America, fu inventato il primo costume in maglina elasticizzata, chiamato “modello sirenetta”, con ampie scollature sulla schiena.

2) Bikini mon amour: il 2 Luglio 1946, gli americani sperimentarono le bombe all’idrogeno, facendole esplodere su un atollo della Micronesia: Bikini.  Il 5 Luglio a Parigi un sarto francese di nome Louis Réard, lancia “una bomba” sulle usanze dell’epoca: un due pezzi chiamato appunto “bikini”. Tuttavia, c’è chi, molto prima di lui, aveva pensato alla donna con il due pezzi. Infatti, a Piazza Armerina in Sicilia esiste un mosaico romano, che risale al III sec. d. C. , raffigurante una dozzina di donne che giocano, abbigliate con indumenti che ricordano il moderno bikini: fasce o bende a due pezzi senza spalline. Questo fatto potrebbe forse togliere un po’ di significato ai decantati sessantacinque anni di storia del bikini celebrati lo scorso 5 Luglio. Ciò che però sappiamo, è che Louise Réard, creò non poco scompiglio. Nessuna modella formosa volle sfilare con le forme ben in vista, perciò fu costretto a far indossare il bikini a Micheline Bernardini, una ballerina/spogliarellista del Casinò. Nel 1947 le concorrenti di “Miss Italia” sfilarono indossando il bikini e di lì a poco tutte le donne dello spettacolo si susseguirono per la scelta del due pezzi mozzafiato, intendendolo come strumento di seduzione.  Nel 1953 Brigitte Bardot, appare sulla spiaggia di Cannes con il costume due pezzi: reggiseno a balconcino e due triangoli come mutandina. Sempre in quell’anno, Louise Réard inventò “il reggiseno disco volante”: assente di spalline, e la mutanda a guaina che mostrava le natiche. Nel 1956 Marisa Allasio, nel film “Poveri ma belli”, indossò il bikini più succinto fino a quegli anni mai visto. Il suo due pezzi, sconvolse completamente i custodi della pubblica morale, tanto che furono varate delle misure che si distinguevano da regione a regione. I carabinieri in spiaggia, muniti di centimetro, controllavano le donne in bikini. Anita Ekberg nel 1956 a Ostia, rischiò di essere multata per oltraggio al pudore. Solo negli anni 60 il bikini fu accettato dalla morale comune, grazie a Margaret d’Inghilterra, sorella dell’attuale regina, che si fece fotografare a Porto Cervo con il due pezzi. Da allora iniziò la diffusione del bikini in tutto il mondo. Una “corsa alle forbici” che piacque tanto alle femministe del 68, tanto che venne lanciata la moda del monokini o meglio del topless: la pioniera fu Laura Antonelli, che di lì a poco divenne l’icona del cinema erotico all’italiana. Oggi il bikini guadagna un posto speciale anche nelle collezioni di maison di moda come Laura Biagiotti, che lo propone in rosso corallo in filo e slip alto in vita; Blumarine che crea una versione luxury del due pezzi, con paillettes giganti. I fratelli Tardito per Kristina Ti, disegnano un due pezzi con top a fascia e slip vita bassa, in grigio stone con stampa floreale in bianco. La nota azienda di beachwear, Pin Up Stars, firma un bikini in perfetto stile anni cinquanta con slip a vita alta e stampa optical, per un look da spiaggia da vera vamp. Tra le più famose maison di underwear e beachwear, ecco La Perla, che, in collaborazione con Jean Paul Gaultier, per la p/e 2012 reinterpreta il bikini come seconda pelle: bandeau bikini d’ispirazione bondage e un due pezzi drappeggiato. Rielaborazioni stravaganti di bikini, compaiono nel video di Katy Perry, che nell’atmosfera surreale di “California Gurls”, insieme alle ballerine, indossa il due pezzi creato dal suo stilista Johnny Wujek: slip coperto dallo shorts a vita bassa e reggiseno con coppe a forma di cupcakes, con tanto di ciliegina.

3) Erotic tanga: nel 1972, sulla spiaggia di Ipanema a Rio de Janeiro, Rose Di Primo, italo brasiliana, per farsi notare in una festa in spiaggia, modificò la mutanda del suo bikini inventando il tanga.  Quest’evoluzione del bikini destò non poco scompiglio. Si narra, infatti, che la signora Di Primo, sconvolta da tanto scalpore, fu cacciata dalla famiglia e si rinchiuse in convento. Passata la tempesta, le brasiliane iniziarono a indossare in massa il tanga, che metteva in risalto le rotondità e le immagini arrivarono fino in Italia, richiamando così un flusso turistico di uomini nostrani verso le spiagge del Brasile. Ma il gioco della seduzione non vuole limiti, per cui il tanga, dal beachwear si trasferisce alla lingerie con un giro di svariati miliardi di dollari. Nel 1981, infatti, Frederick Mellinger che, con il suo marchio californiano Frederick’s of Hollywood aveva lanciato nel 1948 il reggiseno push-up, propone il tanga come capo intimo. Oggi, in America, il tanga è molto contemplato dalle star del red carpet, mentre in Europa, fatica a conquistarsi una fetta di mercato consistente.

4) Trikini e Fatkini: l’evoluzione del costume da bagno, non conosce limiti. Un ibrido tra l’intero e il bikini, il trikini conquista le passerelle e le spiagge in men che non si dica. Perfetto sia per l’evening sia per party in spiaggia; il trikini è ormai da qualche anno il capo cult delle passerelle e soprattutto delle collezioni di aziende che producono beachwear. Vincente per sensualità e stile, è molto apprezzato da pop star come Jennifer Lopez e Christina Aguilera, che lo indossano con disinvoltura nei loro live e lo sdoganano dal beachwear. Il designer tedesco Philipp Plein, inserisce, nella sua collezione beachwear 2012, un trikini nero a trapezio, in tessuto tecnico stretch, con decorazioni floreali in cristalli Swarovski e perline. Dsquared2, sulla passerella della p/e 2012, fa sfilare la sua donna in trikini verde military, con piccoli ricami a goccia su tutta la lunghezza e lo abbina ad una mise non proprio da spiaggia: boots, borsa con lunghe frange, la kefia palestinese e la bandiera americana come sciarpe. Frankie Morello, porta in passerella sia un trikini che scopre l’ombelico, con stampe optical dedicate ai monumenti di città italiane come Milano e Roma sia un trikini rosa confetto con fasce intrecciate, lacci neri di corda laterali e top a fascia incrociato sul seno. Il trikini, ormai sembra essere approdato negli armadi di molte donne, ma, com’è ben noto, tutte, o quasi, le tendenze producono poi effetti a lungo raggio. E’ il caso del fatkini. Un nuovo fenomeno che impazza sul web e raduna tutte le ragazze particolarmente paffute che vogliono indossare il bikini. In realtà però, il fatkini, non è un bikini pensato per donne paffute, bensì è il termine con cui loro si definiscono quando indossano un due pezzi. Niente costumi interi e parei: le ragazze fatkini scelgono il loro due pezzi preferito, lo indossano con fierezza e condividono le loro foto sul web. Basta fare un giro su Tumblr per vedere il risultato.

5) Il costume intero: e se il fenomeno delle ragazze fatkini, sembra avere i connotati di una vera ribellione al mainstream, non si può dire la stessa cosa delle passerelle di alcuni importanti brand di moda. E’ il caso di Prada, che per la p/e 2012, celebra l’idea di una donna che riscopre la dolcezza e nega l’aggressività: l’ispirazione arriva dagli anni cinquanta e Miuccia riporta in auge il costume intero lavorato con sagomature e ricami, utilizzato anche come body da abbinare a gonne in plissé soleil. Anche brand come Moschino e Laura Biagiotti portano in passerella la raffinatezza: il primo, firma un costume intero da cocktail, con ricami e ripresa sotto il seno; il secondo lo propone  con lavorazione in filo effetto trecce e scollo con piccole conchiglie. Strizza l’occhio ai costumi da bagno degli anni 60, Esther Williams che crea dei veri e propri remake con fantasie a fiori pixelati e pois bianchi su fondo rosso. Con il ritorno dello stile retrò, il costume intero diventa il nuovo must have di questa estate

COME DECORARE I TACCHI DELLE SCARPE (clicca e condividi)


Quante volte vi è capitato di non indossare un paio di scarpe perchè rovinate o fuori moda? Ecco la soluzione...REINVENTATELE, basteranno brillantini, lustrini, nastri e tutto quello che più vi piace...per esempio, avete un paio di decolletè nere che non utilizzate più perchè anonime? Acquistate tanti brillantini e con della semplice colla e l'aiuto di una pinzetta posizionateli sul tacco...vedrete che cambiamento e che scarpe lussuose...da fare invidia alle vostre amiche !






10 MUST ESTIVI CAMUFFA DIFETTI (clicca e condividi)


Ecco una guida-shopping un po' particolare. Abbiamo scelto per voi dieci dieci pezzi must che arrivano dritti dalle passerelle e che spopolano già nelle strade. Ma non ci siamo limitati a segnalarvi i soliti must estivi: tra i trend di stagione abbiamo scelto per voi i capi più "friendly", vale a dire comodi e utili a camuffare eventuali difettucci ed esaltare invece i punti forti del nostro fisico. E se l'ispirazione arriva dalle sfilate, non temete per il portafogli: ovviamente non abbiamo dimenticato di proporvi le alternative low cost... Buon shopping!  

Boyfriend blazer
Si tratta della giacca classica, ma dalle dimensioni un po' over, così chiamata perchè essendo un po' più grande delle giacche normali sembra rubata dal guardaroba del fidanzato. Il boyfriend blazer ha le spalline pronunciate ed è più lunga della giacca tradizionale. Inutile illustrare quanto aiuti chie non è altissima, chi ha spalle piccole e spioventi e chi vuole camuffare difettucci a livello di fianchi e sedere.
Come indossarla: con l'appoggio della giacca over, che allunga la figura, potete osare jeans skinny, t-shirt e tacchi assassini. Opppure miniabiti lunghi appena quanto la giacca. Volete il tocco trendy? Arrotolate su le maniche della giacca!


  Gonna ampia a vita alta
Se il vostro cruccio è la mancanza di punto vita, o al contrario siete convinte di avere fianchi larghi e cosce importanti, non rinunciate alle gonne corte. Onrate il caldo in arrivo con una bella gonna, ma abbiate l'acortezza dis ceglierla a vita alta e dal taglio ampio, magari con un fiocco in vita oppure piena di ruches. La vita alta crea il punto vita anche dove non c'è, mentre il taglio ampiorende invisibile qualsiasi imperfezione (vera o supposta). Indossatela con t-shirt basic rigorosamente infilate dentro e bijoux importanti, come fa Alexa Chung.
 
Top monospalla e spalline
Perchè affiancare in una sola voce due elementi così diversi come il monospalla e le spalline? Perchè sono i due principali antidoti alle spalle piccole, spioventi, o poco pronunciate. Top e abiti monospalla scoprono una spalla e ornano l'altra, con il risultato di  metterle in evidenza entrambe grazie al contrasto ottico. Le spalline invece (soprattutto per le giacche, un po' meno perl le maglie) sono uno dei tipici residuati degli anni '80. Balmain le ha riportate sulle passerelle forse abusandone, ma reinterpretandole in maniera veramente chic. Squadrano la figura, focalizzano l'attenzione sulla parte superiode del busto, riequilibrano la figura soprattutto in caso di spalle piccole e spioventi.

Pieghe e drappi a gogo
Una manna dal cielo per chiunque pensi di avere qualsiasi difetto. Poco seno? Pancia un po' gonfia? Sedere troppo grosso? E allora largo a a pieghe e drappi, fluidi e scorrevoli, che accarezzano dolcemente le curve. Oltre a camuffare, attirano l'attenzione visiva.
 
Righe verticali
Andiamo, lo sapete già benissimo. Le righe, specie se verticali, aiutano sempre, perchè allungano e sfinano la figura: lo dicevano persino le nostre nonne. Quindi se vi siete innamorate del navy style non sentitevi obbligate a comprare abiti e maglie a righe orizzontali, che come ben sappiamo, non tutti possono permettersi. Adottate sì le righe, ma in verticale, magari giocando con l'effetto optical e proponendo righe di diversa dimensione

Maxi-skirt e maxi-dress
Se non amate molto le vostre gambe, o se più banalmente non avete avuto tempo di fare la ceretta, non dovete per forza rinunciare alla gonna. Un altro dei cult di quest'anno è la maxi-gonna lunga fino ai piedi, liscia, ampia e fluttuante. Stesso discorso per il maxi dress. Potete abbinare anche scarpe rasoterra, giacche rigorosamente corte, chiodi in pelle, maxi bag e foulard d'ordinanza. L'effetto finale è vagamente boho, ma innegabilmente chic.

Longuette a vita alta
Ecco un'altra arma a favore di chi non ha punto vita o ha bisogno di allungare la figura: stiamo parlando della gonna dritta e lunga al ginocchio con vita alta.. Oltre a regalare un punto vita accentuato e femminile anche a chi non ce l'ha, aiuta molto chi ha game corte e busto prominente, ed enfatizza il decolletè specie se non è molto generoso. Va benissimo con una t.shirt morbida, ma l'abbinamento ideale è con una camicia.


FONTE girlpower.it

DIMMI COME TIENI LA BORSA E TI DIRO' CHI SEI (clicca e condividi)


Potete pensare che si tratti di puro potere del subconscio, ma se vi dicessimo che il modo in cui tenete la borsa può dirci qualcosa su di voi? A meno che non siate il tipo da portare il portafoglio in tasca e le chiavi nei passanti della cintura, la borsa probabilmente contiene alcuni degli elementi più importanti per la vita di una donna, e il modo in cui scegliete di portarla svela qualcosa sulla vostra personalità, come insegna l'esperta di linguaggio del corpo Patti Wood su refinery29.com. Cosa aspettate? Scopritelo:

1. Nell'incavo del braccio.
Il classico modo alla Victoria Beckham, chi porta la borsa in questo modo la sta esibendo quasi fosse un distintivo. Secondo Patti vuol dire che soffrite di un inguaribile senso di superiorità.

2. Con altre borse. Siete le classiche tipe che vanno in giro con due, tre, quattro borse appese al braccio? Significa che siete persone piene di impegni, affaticate, che non sono in grado di dedicare importanza ad ogni cosa e cercano di occuparsi confusamente di tutto.

3. Tracolla. La borsa a tracolla viene portata per lo più dalle ragazze giovani che in qualche modo vogliono coprire la loro shilouette e il loro outfit. Ciò suggerisce una certa insicurezza che cerca inconsciamente protezione.

4. In mano nella parte anteriore del corpo. Se stringete la pochette tra le due mani davanti è come se vi steste proteggendo, ostentando la vostra timidezza.

5. In mano. Chi porta la borsa con i manici in mano, lasciandola dondolare, denota una certa cura della propria apparenza, come se volesse suggerire il suo ruolo nel mondo. Può sembrare una persona allegra e scanzonata ma in realtà cela una forte sicurezza e determinazione.

FONTE girlpower.it

TUTORIAL SU COME INDOSSARE UN FOULARD CHE VIENE REINVENTATO (clicca e condividi)













FONTE http://www.maitaispicturebook.com/

LE FRASI PER TATUAGGI FEMMINILI PIU’ SIGNIFICATIVE (clicca e condividi)


Le frasi per i tatuaggi possono essere moltissime e avere significati molto profondi o personali. Si adattano a molte parti del corpo femminili quali la parte bassa della schiena, le spalle, il fianco o l’interno del braccio e stanno spopolando tra i vip. Il consiglio è di scegliere le frasi che più rispecchiano il proprio carattere e non la moda del momento. Abbiamo scelto per voi gli aforismi più celebri e originali da cui prendere spunto per il tatoo ideale:
    • And nothing else matter (E nient’altro ha importanza)
    • Senza entusiasmo, non si è mai compiuto niente di grande (R. W. Emerson)
    • Tutto scorre, niente sta fermo (Eraclito)
    • Non penso mai al futuro. Arriva così presto (Albert Einstein)
    • Il passato lo rimpiange chi non ha futuro
    • Nei sogni come in amore non ci sono cose impossibili (Janos Arany)
    • Datemi il silenzio e sfiderò la notte (Kahlil Gibran)
    • La fortuna non fa mai regali, solo prestiti (Proverbio Cinese)
    • L’esperienza è una cosa che non puoi avere gratis (O. Wilde)
    • Sapiens fingit fortunam sibi – Il saggio si plasma la fortuna da solo (Plauto)
    • Quae nocent docent – Le cose che feriscono insegnano
    • Veritas filia temporis – La verità è figlia del tempo (Gellio)
    • Memento audere semper – Ricorda di osare sempre

LO SMALTO PIU’ COSTOSO DEL MONDO? E’ QUELLO CON FRAMMENTI DI DIAMANTE NERO (clicca e condividi)



Lo smalto più costoso del mondo? Esiste care vanitose, ed è quello realizzato con frammenti di diamante nero davvero preziosissimi, uno smalto dedicato a tutte le donne che – ammettiamolo – non sanno proprio come spendere il proprio denaro! A realizzare un simile prodotto è stato il designer di gioielli ”Azature”, un vero e proprio appassionato di diamanti neri che, nel suo smalto, ha voluto inserire appunti dei veri diamanti, diamanti che – come fanno notare le beauty addicted più attente al portafogli – una volta eliminato lo smalto, finiranno inevitabilmente nella spazzatura con il nostro batuffolo di cotone!
Ma bando alla parsimonia care vanitose, scopriamo insieme i dettagli questo nuovissimo e preziosissimo smalto! Dopo il Gold Rush, lo smalto a base di oro di 24 carati che fino a qualche giorno fa, con il suo valore di 130 mila dollari, era considerato lo smalto più costoso al mondo, è adesso il turno di Black Diamond.
Grazie ai microscopici frammenti di diamanti (267 scaglie per boccetta per l’esattezza), che risaltano ancor di più sulla vernice nera, le vostre unghie (o più probabilmente le unghie delle star più famose del mondo) potrebbero avere l’effetto di un romantico cielo stellato.
Naturalmente si tratta di ben più di un semplice smalto con i soliti glitter argentati, si tratta di un vero e proprio alleato di bellezza per poche elette. Ma volete conoscere il prezzo di un simile gioiellino? Presto detto: 250mila dollari, ovvero 200mila euro per una sola boccetta.
Insomma, una cifra da far girare la testa care ragazze! Ma chi potrebbe permettersi un simile lusso? Semplice … le star più famose del mondo dello spettacolo e – in generale – le più ricche donne del mondo. Qualche esempio? A quanto pare star attente alla moda come Rihanna, Paris Hilton e Beyoncè andrebbero già matte per questo loro nuovo alleato beauty.
E per noi comuni mortali sempre alla ricerca di prodotti di bellezza utili ed economici? Non potremo proprio mai sfoggiare delle unghie preziose come diamanti? Beh, care vanitose, se proprio desiderate sfoggiare una manicure preziosa con uno smalto a base di frammenti di diamanti, potreste accontentarvi (è proprio il caso di dirlo) della versione più ”plebea” dello smalto Black Diamond, una versione che – aprite bene gli occhi – contiene una sola scaglietta di diamante nero. Una magra consolazione non trovate? Il tutto, alla modica cifra di 22 Euro. Voi sareste disposte a spendere questa cifra (decisamente più abbordabile) per uno smalto del genere ragazze?

LA BORSA ADATTA ESALTA I NOSTRI PREGI E NASCONDE I DIFETTI (clicca e condividi)


E’ proprio così, il nostro accessorio preferito, la borsa, oltre ad essere il nostro biglietto da visita in fatto di gusto, può diventare un importante strumento da usare al fine di mettere in risalto quelli che riteniamo essere i nostri pregi e nascondere quelli che, invece, riteniamo essere i nostri punti deboli.
Seguire alla lettera la moda di stagione non è sempre una carta che gioca a nostro favore: la nostra fisicità, il nostro carattere, il nostro modo di essere va al di là dei dogmi modaioli: spetta noi capire come il nostro corpo, unico, va vestito. Una borsa, nel nostro caso, può essere oggetto di complimenti per qualcuna e coacervo di critiche per altre: le prime stiliste dobbiamo essere noi stesse!
Ovviamente le nostre scelte tengono conto anche di fattori pratici e di contesto (giorno/sera, lavoro/svago, serate al chiuso o all’aperto, ecc) e, quindi, massima flessibilità alle tre regole cardine che andremo ad elencarvi in basso…………..

Dimensione
ebbene si, anche per le borse le dimensioni contano! La dimensione della borsa non deve prescindere dalla nostra: una borsa molto grande su di un corpo minuto ci rende accessorio della borsa e spesso non ci valorizza affatto. Una borsa proporzionata a noi, invece, ci rende più slanciate!
Colore della borsa
Scegliamo il colore della nostra borsa non solo in base a quello del nostro abbigliamento, ma anche in base a quello della nostra pelle. Una borsa lilla, per esempio, valorizza la carnagione olivastra mentre un colore più chiaro, come l’azzurro, le pelli più bianche!
Modelli e capelli
Anche i nostri capelli hanno bisogno di sentirsi abbinati alla borsa! Un taglio corto o raccolto (come la classica coda) vanno a nozze con borse di piccole dimensioni come la pochette. I capelli lunghi e sciolti gradiscono, invece, borse a sacco o i classici bauletti.
Ascoltiamo il nostro corpo e la nostra personalità prima di qualsiasi altra rubrica. Noi siamo uniche:
diffidiamo dalle imitazioni!

I PROFUMI ACCHIAPPAMASCHI (clicca e condividi)


La seduzione? Passa anche per il naso. L’olfatto è il senso più istintivo che abbiamo: evoca ricordi, sensazioni, emozioni ed ha il potere di attivare parti del cervello che generano il desiderio sessuale.
I profumi, gli aromi, ci aiutano a sedurre, conquistare e, udite udite, ci danno danno man forte nel risolvere alcuni disturbi della sfera sessuale. Una  forte attrazione  fisica è spesso scaturita dall’olfatto, così come disturbi sessuali e difficoltà relazionali possono derivare dal rifiuto del sapore dell’altro. Nel gioco della passione silente, quindi, l’asso vincente si chiama odore. Ecco alcuni illuminanti consigli su come sfruttare al meglio il potere afrodisiaco dell’olfatto se vogliamo conquistare o riconquistare un rapporto, magari sessualmente affievolito dallo stress e dalla routine quotidiana.

- Gocce di gelsomino
Il gelsomino è un potente afrodisiaco, indicato per alcuni casi di impotenza o frigidità. Rilassa e riscalda l’organismo. Miscelatene alcune gocce con del miele nell’acqua del bagno dove vi immergerete oppure, se volete, potete sfruttare la miscela massaggiando quelle parti del corpo che più di tutte ne esaltano l’aroma: l’interno cosce, il basso addome, mani e piedi.
 
-Patchouli
Nella scorsa epoca era molto usato dalle donne per sedurre: poche gocce in un diffusore creeranno l’atmosfera perfetta per l’olfatto della vostra vittima designata. Usatelo anche dietro le orecchie e sulle ascelle come del comune deodorante, anche se l’effetto sarà di sicuro diverso!
 
- Essenza di rosa
L’essenza di rosa, per la donna, è usata come antistress ed anche per attivare la circolazione. All’uomo, invece, pare stimoli la produzione di spermatozoi e, quindi, il desiderio sessuale. E’ anche indicato i alcuni casi di impotenza. Se ne usate qualche goccia, assieme all’olio di mandorle, per un massaggio al vostro partner il risultato è (quasi) garantito. Si ottiene lo stesso effetto anche con l’essenza di santoreggia.

- Ylang ylang
Anche questa essenza si presta a massaggi distensivi o per aromatizzare l’ambiente. Questa essenza sembra sia in grado di rivitalizzare qualsiasi libido, anche la più addormentata a qualsiasi età. Usatene una sola goccia, però: non esagerate!
 
- Anice e Mandorlo
Se avete messo gli occhi su qualcuno e volete sedurlo, ma metterlo comunque a suo agio, utilizzare  profumi e aromi a base di anice e di fiore di mandorlo. Adatti per una donna sensuale, ma non inarrivabile.

COME RICOMPATTARE IL MAKE UP (clicca e condividi)

Molto spesso i trucchi da viaggio, che in borsetta ci seguono ovunque, hanno quasi sempre vita breve. Rossetti, ombretti, fard e compagnia bella infatti nei mille spostamenti più o meno bruschi che la nostra borsa effettua quotidianamente, finiscono spesso in mille pezzi, sparpagliati nel nostro beauty tascabile. Quasi sempre sono proprio gli ombretti i primi a "perire" nella nostra eterna lotta al make up perfetto in ogni momento, seguiti da fard, terra, blush e fondotinta in polvere. Ricompattare i nostri trucchi preferiti? Si può! Se vogliamo ricompattare i nostri inseparabili trucchi, un metodo efficace potrebbe essere quello di lasciarli "sbriciolare" fino a quando i pezzettini si riducono in polvere. Una volta che lo "sbriciolamento" sarà ultimato, bisognerà mettere la polvere nella confezione di partenza e aggiungerci due gocce di alcol, compattando il tutto con una spatola. Così facendo avrete ridato nuova vita al vostro beneamato trucco! Un altro ottimo metodo per donare nuova vita ai nostri trucchi agonizzanti potrebbe essere quello di cambiare la loro texture e tramutare per esempio un ombretto in polvere in un ombretto in gel, o un fondotinta in polvere in fondotinta liquido. Per ottenere questo risultato bisognerà, anche in questo caso, ridurre i nostri trucchi in polvere, aggiungendo poi della vaselina e chiudendo ermeticamente la sostanza in un vasetto, riponendola in frigo per qualche ora.

Per quanto riguarda i rossetti, invece, un metodo fantastico è quello di cercare di riattaccare le parti rotte in maniera precisa grazie all'aiuto di un asciugacapelli, possibilmente con becco, oppure di un fiammifero; basterà sciogliere appena la parte di rossetto "rotta" e attaccarla proprio nel punto esatto in cui si era staccata. Anche questo metodo prevede che il prodotto giaccia in frigo per qualche ora. Se invece dell'apparenza ci importa poco ma non vogliamo comunque a rinunciare per nulla al mondo al nostro rossetto preferito, possiamo salvare il nostro trucco cambiandogli la forma. Per far ciò non dobbiamo fare altro che mettere la parte di rossetto rotto e la parte che è rimasta nel tubetto originale, in un contenitore, facendo poi sciogliere il tutto con l'aiuto di un asciugacapelli fino a quando il prodotto non diventa della consistenza di una crema. A questo punto, applicheremo il rossetto come una crema, aiutandoci con un pennellino!

FONTE yahoo

AL SUPERMERCATO: DONNA CONTRO UOMO (clicca e condividi)


 PROCEDURA MASCHILE AL SUPERMERCATO: L'UOMO

Entra a colpo sicuro nelle porte automatiche scorrevoli.
- Ruba un carrello alla prima donna in catalessi davanti ad una vetrina.
- Segue le indicazioni delle frecce per il supermercato.
- Legge la lista della spesa (che comprende 5 voci di cui le prime tre sono patatine, birra e cioccolata)
- Mette nel carrello la metà delle spese elencate nella lista.
- Raggiunge le casse.
- Paga.
- Esce.


PROCEDURA FEMMINILE AL SUPERMERCATO: LA DONNA

 - Vuole entrare a tutti i costi dalle uniche porte scorrevoli NON FUNZIONANTI…
- Segue il primo uomo che arriva e imita DA CHE PARTE entra.
- Ingaggia una lotta col fango con altre 3 donne che hanno avvistato il medesimo carrello.
- Trova la prima superficie riflettente e si da una sistemata.
- Controlla stato dei graffi sul viso, messa in piega, si cambia la camicia strappata.
- Segue le indicazioni delle frecce "gioielleria".
- Si ferma per 10 minuti davanti alle vetrine in rispettoso silenzio.
- Esce dalla trance e seguire le frecce “Scarpe e Borse”.
- Entra nel negozio.
- Prova TUTTI i modelli di scarpe e borse disponibili (anche i numeri non suoi)
- Non acquista niente e si lascia alle spalle una montagna di scatole aperte (e un commesso in lacrime)

- Esce
- Segue le indicazioni delle frecce “Abbigliamento”.
- Si tiene in allenamento squadrando da cima a fondo tutti i difetti delle altre donne
- Le boccia regolarmente tutte (“La minigonna alla sua età !” – “Che vacca!” – “Non HA STILE!” – “Ma quanto è truccata!”, etc.)
- Pausa incipriamento naso
- Intravedere la vetrina delle PELLICCE.
- Si auto-convince psicologicamente a sorpassare la vetrina (anche perchè è luglio).
- Avvista la profumeria.
- Entra.
- Riesce ad acquistare a caso profumi, gel anticellulite, rossetti di colori mai uditi prima, fard, fondotinta e altri accessori in offerta
- Richiede insieme agli acquisti, campioncini gratuiti di varia e INDISPENSABILE utilità .
- Paga con la carta di credito (del marito)
- Esce
- Si appropinqua al il negozio “Abbigliamento”.
- Entra.
- Trance.
- Per essere sicura di vedere bene i colori si fa accompagnare fuori alla luce del sole almeno 30 volte
- Si impietosisce solo a seguito di collasso con stramazzamento al suolo della persona che la sta servendo nel negozio.

- Capisce che è il caso di acquistare qualcosa: si presenta alla cassa con un paio di collant.
- Esce.
- Torna indietro perchè ha lasciato sul bancone il resto
- Segue le frecce “Reparto Alimentari”.
- Entra con il fiatone nel reparto perchè leggermente in ritardo…
- Punta come uno missile patriot sul bersaglio: le OFFERTE (paghi 4 prendi 2…).
- Mette nel carrello tutto quello che CI ENTRA o che LUCCICA o che reca la scritta IN OFFERTA.
- Paragona i prezzi di prodotti diversi (zucchine col detersivo, ecc.)
- Mette nel carrello quello SCADUTO.
- Con la scusa di acquistare dei Findus infila la testa nel freezer.
- Prestando attenzione a non incollarsi le labbra su qualche surgelato riesce a RINNOVARE il rossetto sulle labbra.
- Raggiunge le casse.
- Paga e trasale
- Esce
- Si avvia fuori dal centro commerciale allo SPEGNIMENTO delle ultime luci.
- Cerca disperatamente dove ha lasciato la propria vettura.
- Percorre il parcheggio semi-deserto per quattro volte.
- Avvista l'auto dopo esserci passata DAVANTI solo 2 volte.
- Parte in gran carriera alla volta della propria abitazione prima che la famiglia sporga denuncia…
- Fa retromarcia e recupera le borse della spesa.
- Finalmente riparte.

LA DOCCIA DI UNA DONNA E QUELLA DI UN UOMO (clicca e condividi)

LA DOCCIA DI UNA DONNA
 1. Si toglie i vestiti e li mette nella cesta della roba sporca secondo un rigoroso ordine cromatico.
2. Cammina verso il bagno con il suo accappatoio. Appena vede il marito/fidanzato, si copre bene e si chiude rapidamente in bagno.
3. Si ferma di fronte allo specchio e analizza il suo fisico. Ingrossa la pancia per poter rompere un po’ più i cosidetti al marito/fidanzato su quanto è grassa.
4. Cerca un asciugamano per il viso, uno per le braccia, uno per le gambe, uno per la schiena e una spugna.
5. Entra nella doccia e apre l’acqua.
6. Si lava i capelli con uno shampoo a base di avocado e miele con 83 vitamine.
7. Si lava di nuovo i capelli con uno shampoo a base di avocado e miele con 83 vitamine.
8. Si passa un balsamo alle erbe tropicali e si massaggia per 10 minuti.
9. Si lava il viso con un sapone alla pesca con frutti di bosco fino a quando le guance non raggiungono un colore rosso fuoco.
10. Si lava il resto del corpo con un sapone alle noci e fragole.
11. Si incazza come una bestia quando il marito/fidanzato tira l’acqua del cesso perché il getto della doccia perde pressione.
12. Chiude l’acqua ed esce dalla doccia.
13. Si asciuga con un asciugamano dalle dimensioni dell’Africa.
14. Si passa una crema rivitalizzante, rinforzante, rassodante e idratante per 15 minuti.
15. Si toglie i peli dalle ascelle e dalle gambe. Pensa a lungo sull’opportunità di radersi le parti intime, poi decide che è meglio andare dall’estetista.
16. Si scruta con feroce attenzione tutto il corpo cercando brufoli e punti neri, dopodiché li distrugge con le unghie o pinzette.
17. Esce dal bagno.
18. Appena vede il marito /fidanzato, si copre bene e si getta in camera e passa un’ora e mezza vestendosi.


LA DOCCIA DI UN UOMO
  1. Si toglie i vestiti mentre è ancora a letto e li getta per terra.
2. Va nudo verso il bagno. Se vede sua moglie/fidanzata le mostra orgoglioso la proboscide facendo un rumoroso barrito.
3. Si ferma di fronte allo specchio per analizzare il fisico. Ingrossa la pancia. Guarda fiero le misure del suo uccello, si gratta le palle e si annusa le mani per l’ultima volte prima di lavarsi.
4. Entra nella doccia.
5. Si lava la faccia con il primo sapone che vede.
6. Ride come un cretino per come rimbomba la scoreggia che ha appena tirato.
7. Si lava i cosiddetti e il sedere, curandosi di lasciare qualche pelo sul sapone.
8. Si lava i capelli con qualsiasi shampoo (spesso si confonde e usa il detergente intimo della moglie/fidanzata).
9. Piscia nella doccia facendo finta di essere Grisù alle prese con un enorme incendio.
10. Esce dalla doccia senza rendersi conto che ha bagnato ovunque perché ha lasciato la tendina fuori dalla doccia.
11. Non si pettina.
12. Si asciuga un po’.
13. Si guarda di nuovo allo specchio facendo l’elicottero con il pistolino.
14. Esce lasciando il bagno tutto bagnato.
15. Torna il camera con un asciugamano alla vita. Se vede la partner si toglie l’asciugamano e le mostra orgoglioso la proboscide facendo un rumoroso barrito.
16. Getta l’asciugamano bagnato sul letto e si veste in due minuti.

LE REGOLE DELLE DONNE (clicca e condividi)



Queste sono le regole delle donne: 1 - Le tette sono fatte per essere guardate ed è per questo che devi guardare solo le nostre. Tutte le altre tette sono flaccide, piccole oppure rifatte. Tutti gli sguardi sotto al collo diretti verso le altre donne ci porteranno a considerarti uno sporcaccione. Non c'è modo di modificare questo comportamento.

2 - Imparate ad usare la tavoletta del cesso. Siete ragazzi e non bambini: fate pipì e tiratela giù. A noi serve giu, e quello che serve a noi serve a voi. Non ci lamentiamo mai quando la lasciate giu, quindi agite di conseguenza.

3 - Sabato=Shopping.
E' un evento naturale come la luna piena o la marea. Lasciatelo così.

4 - Fare la spesa settimanale al supermercato NON si può considerare shopping.

5 - Piangere è un atto naturale.

6 - Se volete qualcosa, fatecelo capire con sottintesi. Adoriamo pensare che anche la vostra mente sia in grado di spaziare fra i mille vortici delle paturnie mentali. Cerate di essere ambigui: frasi "dirette" non funzionano, cartelli lasciati in giro non funzionano, laconici si e no non funzionano. Semplicemente fateci discorsi di mezz'ora!

7 - "Si" e "No" sono risposte perfettamente adeguate a tutte le domande. Se volete farci impazzire.

8 - Sottoponeteci un problema solo se vi serve solidarietà.
Serviamo a questo. Per risolverlo materialmente vi bastano le mani e un trapano. O un martello.

9 - Una voglia perenne di fare sesso è un problema. Fatevi vedere da un medico. Noi qui si fa l'amore, non del volgare sesso.

10 - Qualunque cosa abbiamo detto 6 mesi fa è utilizzabile in una
discussione. Più precisamente: il valore di qualunque affermazione scade
dopo 7 anni. A volte mai. Se non avete memoria fatevi un corso.

11 - Se pensate che siamo grasse probabilmente siete abituati a quelle stronze di modelle anoressiche che campano a grissini. Noi siamo donne vere e la parmigiana di melanzane è un vero pasto.

12 - Se qualcosa che abbiamo detto può essere interpretata in due modi e uno dei due vi fa arrabbiare o vi ferisce, intendevamo proprio quello. Ci vuole tanto a capirlo?

13 - Quando dovete fare qualcosa chiedeteci come volete che sia fatta.
Non fate di testa vostra. Se poi sapete il modo migliore per farla, potrete sempre cambiare idea dopo aver ascoltato il nostro consiglio.

14 - Quando possibile, tenete la tv spenta e fateci le coccole. Tante.

15 - Cristoforo Colombo non ebbe bisogno di qualcuno che gli indicava come parcheggiare. I paraurti sono un articolo di RICAMBIO e se si rompono non succede nulla.

16 - TUTTE le donne vedono in 256 colori al cubo, come le impostazione base di Windows pink version.
"Pesca", per esempio, è una delicata sfumatura di rosa.
"melone" è un tipo di arancio.
"Malva" è più chiaro di lavanda ma più scuro di lilla.

17 - Se prude, fate finta di niente. Noi facciamo così.

18 - Se chiediamo cosa c'è che non va e voi rispondete "niente", ci
comporteremo esattamente come se stesse per crollare il mondo.
Sappiamo perfettamente che state mentendo, quindi diteci cosa non funziona nel nostro rapporto così ci risparmiamo un
sacco di lacrime senza sapere dove avete sbagliato.

19 - Se ponete una domanda a cui non volete risposta, noi siamo a nozze. Aspettatevi un sermone sulle sensazioni esistenziali di una generazione spesso poco capita.

20 - Quando andiamo da qualche parte, tutto quello che indossate è inadeguato. Semplicemente perchè non è possibile aprire l'armadio e mettersi la prima cosa che capita sotto mano. Finchè non vi sarete cambiati almeno due volte vi considereremo degli incuranti. Davvero!

21 - Non domandate mai a cosa stiamo dicendo, a meno che non siate
disposti a sostenere una conversazione su:
-quanto non ci capite quando vogliamo dire qualcosa ma non sappiamo dire come
-shopping negli outlet
-unghie ricostruite con o senza french manicure come effetto finale

22 - I vestiti che avete sono pochi.

23 - Le scarpe, pure.

24 - Noi siamo perfettamente in forma: la 44 è la taglia perfetta. La 46 è divina.

IL CIOCCOLATO TI FA SNELLA…SODDISFA E INDUCE A MANGIARE MENO (clicca e condividi)

 
Lo credereste? Il cioccolato, accusato tradizionalmente di renderci “tutte ciccia e brufoli”, può diventare un prezioso alleato della nostra linea. Anche se sembra un controsenso, visto che si tratta di un dolce molto ricco di grassi e zuccheri, una ricerca americana dimostra che le persone che lo consumano spesso e in piccole quantità sono in media più magre di chi se lo concede raramente.
Questa dolce sorpresa viene da uno studio di Beatrice Golomb dell’Università di San Diego, pubblicato sulla rivista Archives of Internal Medicine. I ricercatori hanno osservato che chi consuma spesso piccoli quantitativi di cioccolato tende ad avere un ‘indice di massa corporea’ (IMC – parametro per misurare condizioni di sovrappeso/obesità) più basso di chi non lo mangia. Come spiega Giacinto Miggiano, Direttore del centro ricerche nutrizione umana del Policlinico Gemelli di Roma, questa insolita associazione va interpretata in modo corretto: il cioccolato non fa certo dimagrire, ma è pur vero che inserito in un’alimentazione varia ed equilibrata, a piccole dosi e meglio se fuori pasto, non è nemmeno un
pericoloso nemico della forma fisica. Il cioccolato, soprattutto quello fondente, è ricco di antiossidanti; svariati studi hanno mostrato che, consumato con moderazione, protegge i vasi sanguigni, abbassa la pressione e ridurre il rischio di ictus.
Di per sé, il cioccolato di sicuro non fa bene alla linea, insiste Miggiano, soprattutto per chi, e non sono pochi, ha una sorta di dipendenza da questa golosità e quindi tende a farne delle abbuffate. Eppure, studiando i casi di oltre 1000 persone, i ricercatori Usa hanno stimato che chi mangia più di frequente cioccolata ha una forma fisica migliore, quindi un IMC più basso. Si può concludere perciò che mangiare un po’ di cioccolato di per sé non fa neppure ingrassare. Resta da capire il motivo: non si tratta infatti necessariamente di un nesso di causa-effetto, ovvero mangi il cioccolato e quindi sei più magro, sottolinea Miggiano.
Un’ipotesi plausibile, anche se tutta da verificare, conclude, sta nel buon umore che il cioccolato trasmette: contiene infatti molte sostanze tra cui la serotonina, che danno benessere a livello cerebrale, e quindi può agire in senso edonistico, portando le persone a mangiare globalmente meno. Insomma, un pezzetto di cioccolato può regalare immediata soddisfazione e ci spinge a non abbuffarci di altro.

4 SEGNI CURIOSI DI UNA LUNGA VITA (clicca e condividi)


Quando si parla di stabilire quante sono le possibilità di un soggetto di vivere un’esistenza lunga e senza malattie ci sono indizi più evidenti di altri. Tanto per fare un esempio, la maggioranza delle persone punterebbe tutto su chi corre un mezz’oretta al giorno e mangia tante verdure piuttosto che su di un grande fumatore molto in sovrappeso. Eppure ci sono dettagli che non sono affatto facili da individuare che invece possono essere rivelatori. Ecco quindi una lista di alcuni modi inusuali di stabilire la longevità di un soggetto.

1. Ordine di nascita.
Non ci sono prove definitive al riguardo, ma diversi studi indicano che i maschi primogeniti quando vengono al mondo sono esposti a livelli più alti di estrogeni e ciò aumenta il rischio di cancro ai testicoli. I fratelli e le sorelle più grandi tra l’altro sembrano essere anche più colpiti dalla leucemia. La causa di questa tendenza potrebbe risiedere nella quantità maggior di tempo passato a contatto con virus e batteri.

2. Lunghezza delle dita.
Alcune ricerche hanno confrontato un gruppo di 1.500 uomini con il cancro alla prostata con più di altri 3.000 scelti casualmente. Ignorando la storia familiare e altri fattori, è emerso che i soggetti con più di 60 anni che avevano l’indice più lungo dell’anulare avevano il 33% in meno di possibilità di sviluppare il cancro alla prostata. La stessa caratteristica in individui più giovani comportava un percentuale ancora più bassa di rischio dell’87%.

3. Stretta di mano.
Secondo uno studio durato un quarto di secolo su più di 6.000 soggetti dai 45 ai 68 anni, la forza nella stretta di mano è uno dei fattori più indicativi sullo stato di salute in età avanzata. Gli uomini con la stretta più debole soffrivano il doppio degli handicap rispetto a quelli con una mano d’acciaio. Lo stesso parametro è stato messo in relazione alla lunghezza della vita in un altro gruppo di maschi e femmine e anche in questo caso il risultato è stato che una buona stretta “garantisce” un’esistenza più longeva.

4. Perdita di capelli.
Studi effettuati dalla Harvard Medical School hanno mostrato come l’alopecia androgenetica, nota semplicemente come calvizie, — soprattutto nella zona della chierica — sia associata a un maggiore rischio di soffrire di malattie del cuore. In particolare gli uomini completamente calvi sulla cima della testa hanno il 36 per cento in più di probabilità di avere problemi cardiaci rispetto a chi invece può vantare una folta chioma.

COSA PIACE AD UN UOMO TRA I DIFETTI DELLE DONNE (clicca e condividi)


Inutile girarci intorno, inutile negarlo, inutile rinnegarlo: gli uomini e le donne sono opposti; per gusto, per critica e, non ultima, per autocritica. In quante innumerevoli cene ognuna di noi si è ritrovata a dibattere con il sesso forte su pregi e difetti fisici femminili senza trovare un punto d’accordo? La verità è una sola: i “nostri difetti“, quelli che ci tolgono il sonno, quelli che ci fanno sentire a disagio se non possono essere ben coperti, quelli che cercheremo di combattere tutta vita, all’uomo piaccionoeccome! Quali sono questi difetti e perché all’uomo piacciono tanto? Scopriamoli insieme!

La cellulite
Avete mai sentito pronunciare da uomo, al passaggio in spiaggia di una bella ragazza in bikini, frasi tipo: “Hai visto quel buchino di cellulite sulla natica sinistra di quella? E’ orrendo!”. No, non lo avete sentito e mai lo sentirete. Perché? Perché l’uomo, a meno che il vostro corpo non abbia la forma di un gigantesco emmental, la cellulite non la nota affatto.


Il naso imperfetto
Ecco un altro eterno dramma di molte di noi. Quante ore a settimana, davanti allo specchio, diciamo a voce alta “Appena metto qualche soldo da parte mi rifaccio questo maledetto naso“. Anche in questo caso, paradossalmente, i gusti maschili vengono a rassicurarci. L’uomo, a nostra differenza, è molto attratto dai nasi “diversamente perfetti“. Il naso è una delle parti del corpo che meglio identificano una persona, tracciandone personalità e carattere. In più, non sono pochi gli uomini pronti a giurare che un naso imperfetto su di un viso armonico è molto sensuale.

Le rughe
Ed ecco un altro difetto odiato dalle donne e amato dagli uomini! Mettiamola così: le rughe raccontano la nostra storia, il nostro vissuto. Ci distinguono dalle altre e ci rendono uniche a ogni sorriso ed espressione. Quindi smettiamola di svuotare container di correttore sul nostro viso e di coprirci il viso ogni qualvolta ci scappa un sorriso come se avessimo tra i denti un intero orto di prezzemolo: il nostro “vero” uomo sta cercando proprio quello che stiamo nascondendo.
In generale possiamo affermare che tutti quelli che noi donne reputiamo difetti (smagliature, seno piccolo, labbra sottili, ecc), a meno che non siano particolarmente accentuati, vengono visti dal gusto maschile come chiari ed “affascinanti” segni distintivi di una donna rispetto ad un’altra. In parole povere, i nostri difetti sono la nostra mappa e per l’uomo sono essenziali per arrivare dritti a noi!

UOMINI MAMMONI (clicca e condividi)


Secondo un sondaggio, un italiano su due fatica a staccarsi dalla famiglia di origine e pare che a soffrire di più di questo distacco siano i figi maschi, coccolati e viziati dalle mamme italiane.
Qualche tempo fa anche la televisione ha dedicato loro un programma, dal momento che la dipendenza dalla figura materna è un problema che affligge molti uomini. Ma quanto vale la pena spingerli a crescere? Forse è meglio lasciarli con la mamma e scappare a gambe levate?

È vero che la situazione sociale ed economica non aiuta ad uscire di casa, ma se per alcuni è l’unico motivo che li spinge a continuare a vivere con i genitori anche dopo i 30 anni, il discorso cambia quando ci si trova di fronte a uomini senza problemi professionali che, nonostante tutto, si rifiutano di abbandonare la famiglia di origine.
Si tratta di uomini solitamente dolci e sensibili, sempre ben curati e ben vestiti, che all’inizio fanno un’ottima impressione a chi li incontra; purtroppo però quando si approfondisce la conoscenza si scopre che sono mamma-dipendenti.


Non sono indipendenti affettivamente
E’ ben noto in psicologia che ogni persona costruisce la sua personalità e il suo modo di essere a partire dal riconoscimento che i genitori, e soprattutto la madre, operano nei suoi confronti. È infatti la relazione con la madre che struttura la vita psichica di un neonato e costruisce le caratteristiche che poi lo renderanno una persona adulta.
I “mammoni” purtroppo non hanno mai vissuto questo passaggio dallo stato di dipendenza, tipico dell’infanzia, a quello di autonomia, tipico dell’adolescenza, caratterizzato da una sempre maggiore separazione e differenziazione.
Questo però impedisce alle persone di sentire il bisogno di staccarsi dalla famiglia e vivere esperienze di confronto come amicizie, sesso e relazioni.

Le mamme dei mammoni
I classici “mammoni” solitamente hanno mamme molto rassicuranti, protettive e perfette, che portano l’uomo a sognare una donna ideale, fotocopia della mamma. Sono madri tendenzialmente dominanti, che non consentono ai figli di emanciparsi emotivamente e tendono a troncare sul nascere le tensioni, gli scontri e le lacerazioni tipiche di un processo di separazione genitore-figlio.

Il profilo del mammone
Se si azzarda una generalizzazione, gli uomini mammoni sono solitamente accomunati da una serie di caratteristiche: figli modello, che non hanno mai dato ai genitori dispiaceri o problemi perché hanno sempre modellato le loro decisioni sulla base dei desideri materni. Deludere l’adorata genitrice per queste persone è qualcosa di inconcepibile perché significherebbe non avere più bisogno della sua approvazione per realizzare un progetto di vita.
Inoltre nei mammoni c’è spesso più spirito egoista e desiderio di ricevere, rispetto alla voglia di dare.
E con queste premesse si capisce perché trovare una compagna con cui costruire una relazione matura e duratura non è facile, visto che non tutte le donne vogliono avere a che fare con bambinoni e mamme al seguito.
Infatti spesso questi maschi succubi della madre vanno alla ricerca di donne simili alla propria madre, cioè donne impossibili e perfette, proprio perché spesso si è consapevoli che non ci sarà mai la possibilità di incontrarle.


Hai un compagno mammone?

Ti sei innamorata del classico “mammone”? Per cercare di andare avanti ci sono una serie di suggerimenti che può valer la pena seguire e che forse possono aiutare il tuo uomo a distaccarsi pian piano da questo legame. Se però, nonostante i vostri sforzi, lui continua ad anteporti la mamma o si accetta così com’è oppure si dà un taglio netto al rapporto, perché probabilmente sarà difficile a cambiare:

  • Scegliere una casa lontano da tutti, anche se lui cercherà di convincervi che la mamma è anziana e bisogno di lui. Questo consentirà di tutelare la vostra privacy!
  • Andate in vacanza da soli, a meno che il rapporto non sia consolidato.
  • Nessuna competizione: la regola è cercare di farsi amica la suocera, il che non vuol dire tollerare in silenzio atteggiamenti invadenti e maleducati, ma comunicare i disagi con calma e educazione.
  • Non insultare o ricattare il mammone per spingerlo ad essere uomo, ma parlategli e discutete con calma per arrivare a scelte condivise.
  • Di fronte ai continui paragoni con la mamma, non nascondetegli che vi sentite umiliate, ma cercate di fargli comprendere il valore della diversità.